I Vaccini e il contributo dell'Infermiere di famiglia e comunità

Vaccini: il contributo dell’Infermiere di famiglia e comunità

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Il ruolo dei vaccini

La vaccinazione e i vaccini di per sé rappresentano, a detta di tutti gli esperti e tecnici e delle istituzioni sanitarie, uno degli interventi più efficaci e sicuri a disposizione della Sanità Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive.

Questa pratica comporta benefici per effetto diretto sui soggetti vaccinati, ma apporta indubbi vantaggi anche in maniera indiretta nei soggetti non vaccinati inducendo protezione.

Il ruolo infermieristico, sulla base delle normative, è senza dubbio, in un’ottica di collaborazione e integrazione nel sistema e con gli altri professionisti.

Non prevede esclusivamente attività operative e organizzative in contesti ambulatoriali o ospedalieri,

ma in particolare interventi di informazione, formazione ed educazione sanitaria, nei confronti dei cittadini e delle famiglie, da realizzarsi sul Territorio e nelle Comunità, allo scopo di rendere tutti maggiormente informati e consapevoli dell’indiscussa utilità e sicurezza della pratica vaccinale.

Molte persone, ad esempio, ignorano completamente alcuni concetti fondamentali che riguardano l’utilizzo dei vaccini:

  • le modalità di trasmissione delle malattie infettive
  • la loro pericolosità delle infezioni a distanza di tempo
  • la possibilità di essere “portatori asintomatici” e contribuire a diffondere inconsapevolmente i germi responsabili di temibili malattie infettive
  • i tempi di latenza di un’infezione
  • le categorie e le fasce di popolazione maggiormente a rischio
  • i comportamenti idonei a contenere la trasmissione di determinate patologie infettive

Infermiere di famiglia e comunità: ruolo istituzionale e doveri etico-deontologici

In particolare, sul Territorio e a domicilio l’Infermiere possiede il ruolo istituzionalmente riconosciuto e il dovere etico-deontologico di proteggere i soggetti più fragili e soli, così come gli anziani, i malati cronici o i soggetti che vivono in condizioni igieniche e sociali carenti.

Per costoro, contrarre una malattia infettiva significa spesso innescare un percorso di non ritorno con inevitabili sofferenze personali e familiari nonché ingenti costi economici e sociali per tutto il sistema.

L’obiettivo di un adeguato intervento di immunizzazione e profilassi è quindi fondamentale per garantire la prevenzione e il controllo delle infezioni.

Per quanto riguarda la popolazione, l’adesione alle vaccinazioni consigliate e la partecipazione alle campagne vaccinali può evitare la pericolosa diffusione di malattie infettive, le quali possono rilevarsi pericolose o mortali e diffondersi rischiosamente fino a creare, come nel recente caso del Covid-19, vere e proprie emergenze planetarie.

Cos’è un vaccino?

Per vaccino si intende molto semplicemente una sostanza immunologicamente attiva, costituita da un agente patogeno o parte di esso inattivato, la quale, se introdotta nel nostro corpo, è in grado di avviare una risposta immunitaria naturale e specifica tale da far trovare pronto l’organismo nel caso venga in contatto successivamente con quel determinato agente patogeno.

In sostanza si tratta di materiale creato in laboratorio abbattendo il potenziale patogeno e infettivo, ma mantenendo la capacità immunogena.

In generale i vaccini sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati, oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi stessi e rese sicure oppure, da proteine ottenute con tecniche laboratoristiche.

Alcuni possono contenere, in piccole quantità, anche sostanze adiuvanti per migliorare la risposta del sistema immunitario, conservanti e/o un antibiotico per prevenire la contaminazione del vaccino da parte di batteri, qualche stabilizzante per mantenere inalterate le proprietà del vaccino durante lo stoccaggio.

Come funzionano i vaccini

Una volta somministrati, i vaccini simulano il primo contatto con l’agente infettivo evocando una risposta immunologica simile a quella causata dall’infezione naturale, senza però causare la malattia e le sue complicanze.

Il principio alla base di questo meccanismo è la memoria immunologica: la capacità cioè del sistema immunitario di ricordare quali microrganismi estranei hanno attaccato il nostro organismo in passato e di rispondere velocemente.

Per alcuni vaccini è necessario fare dei richiami, ovvero delle somministrazioni ripetute più volte a distanza di tempo.

Nonostante la vaccinazione sia per definizione un intervento di prevenzione primaria, che va effettuato nei confronti di soggetti sani e prima dell’esposizione all’agente infettivo, in alcuni casi può essere utilizzata anche a esposizione avvenuta e prende il nome di profilassi post-esposizione.

Il contributo degli infermieri alle campagne vaccinali

Tra il 2020 e il 2022, a seguito della nota emergenza pandemica, gli Infermieri nel mondo, e in particolare in Italia, hanno rappresentato una risorsa assolutamente indispensabile per garantire in sicurezza la somministrazione di milioni di dosi dei diversi vaccini anti Covid-19.

In questo contesto è stato possibile evidenziare il contributo essenziale della professione infermieristica in termini di conoscenza, competenza e abilità applicative degli strumenti di educazione alla salute, con un trasferimento positivo di informazioni e valori alla popolazione.

Il mantenimento di alti livelli di fiducia nella popolazione nei confronti dei vaccini rappresenta un obiettivo prioritario su scala nazionale e internazionale. Da anni si osserva una riduzione della fiducia dei cittadini verso la pratica vaccinale. I motivi di questo fenomeno sono svariati e complessi.

L’efficacia dei programmi di vaccinazione deriva da una combinazione ampia di fattori.

Sicuramente il contributo delle diverse professioni sanitarie, in primo luogo la professione infermieristica, è riconosciuto come determinante.

Possiamo concludere affermando che l’Infermiere ha sicuramente contribuito ad ottenere eccellenti risultati operativi.

Nello stesso tempo ci auspichiamo un aumento di consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie funzioni rispetto alla realizzazione di interventi di informazione, formazione ed educazione sanitaria rivolti ai cittadini, alle famiglie, a gruppi da realizzarsi sul Territorio e nelle Comunità.


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Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Infermiere Di Territorio del Dr. Gaetano Romigi: “Aggiornamento in tema di vaccini”


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