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Infezioni correlate all’assistenza in pediatria: analisi e prospettive migliorative

La rilevanza delle infezioni associate alle pratiche assistenziali

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano un evento avverso che incide molto nell’assistenza sanitaria. Si stima che il 3-10% dei pazienti degenti in ospedale sia esposto a rischio infettivo.

Oggi, si preferisce parlare di infezioni associate alle pratiche assistenziali che solo ed esclusivamente di quelle contratte in ambiente ospedaliero.

In questa nuova definizione vengono inglobate tutte le infezioni che sono in qualche modo correlate sia a deficienze organizzative che operative, evidenziando la mancanza di strategie nelle strutture deputate alla prevenzione e al controllo.

La problematica è aggravata dall’assenza di programmi di informazione ed educazione sanitaria rivolti a tutta la Comunità.

Questi elementi contribuiscono a rendere il problema delle Infezioni Associate alle Pratiche Assistenziali di estrema rilevanza, come attestato da recenti report nazionali e internazionali.

Epidemiologia delle infezioni correlate all’assistenza

In Europa, le infezioni correlate all’assistenza, provocano ogni anno 37.000 decessi direttamente a esse attribuibili (ECDC – European Centre for Disease Prevention and Control).

I dati internazionali negli USA e nell’Unione Europea, degli ospedali pediatrici in merito alle infezioni correlate all’assistenza, riportano una stima media del 4%.

Secondo uno studio condotto in Italia dal titolo “Point prevalence survey of healthcare-associated infections and antimicrobial use in European acute care hospitals”, la prevalenza delle ICA nei reparti pediatrici era del 4,6%, con un tasso di incidenza di 5,1 ICA per 1.000 giorni di degenza.

Un altro studio condotto in Spagna, “Prevalence and risk factors for nosocomial infections in paediatric intensive care units in Spain”, ha evidenziato una prevalenza del 7,5% di ICA nei reparti di terapia intensiva pediatrica.

Un’analisi condotta dall’ECDC ha stimato che, in Europa, circa il 7% di tutti i pazienti ricoverati in ospedale sviluppa un’infezione nosocomiale, con tassi più elevati nei pazienti pediatrici.

Tuttavia, i dati specifici sull’incidenza di ICA in età pediatrica sono ancora limitati a livello europeo.

Infezioni in età pediatrica: prevenzione e controllo tra ospedale e comunità

La prevenzione e il controllo delle infezioni in età pediatrica sono aspetti fondamentali per garantire la salute e la sicurezza dei bambini. In ospedale come in comunità, i bambini sono soggetti a molte malattie infettive, come ad esempio le infezioni delle prime vie aeree e le enteriti.

In entrambi i contesti, le misure di prevenzione e controllo delle infezioni devono essere adeguate e stringenti per minimizzare il rischio di trasmissione delle malattie.

In ambito ospedaliero, la prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza è una priorità importante.

Le ICA sono infezioni che si sviluppano durante il ricovero ospedaliero e possono essere causate da una serie di fattori, tra cui il contatto con superfici contaminate, l’utilizzo di dispositivi medici invasivi e la mancata aderenza alle procedure igieniche standard.

Per prevenire le ICA, gli ospedali devono implementare protocolli rigorosi di igiene, come la pulizia regolare delle superfici e la disinfezione degli strumenti medici, e garantire che i professionisti della salute aderiscano alle pratiche igieniche appropriate.

In ambito comunitario, la prevenzione delle malattie infettive nei bambini può essere più sfidante. I bambini sono spesso esposti a molte fonti di contagio, come i giocattoli condivisi e le attività di gioco che implicano il contatto con le mani e la bocca.

Per prevenire le infezioni in questo contesto, è importante che i genitori, i caregiver e gli educatori, adottino pratiche di igiene appropriate, come lavarsi regolarmente le mani e pulire i giocattoli e le superfici in modo regolare.

Inoltre, è fondamentale che i bambini ricevano vaccinazioni appropriate per proteggerli contro queste malattie.

In entrambi i contesti, la stagionalità può avere un impatto significativo sulla diffusione delle malattie infettive nei bambini.

Prendere coscienza di questi elementi, ci permette di programmare meglio le attività di prevenzione e controllo, in ambito comunitario è importante conoscere la tipologia di popolazione potenzialmente esposta al rischio infettivo.

Approcci Efficaci nella Prevenzione delle Infezioni Correlate all’Assistenza

La prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) è prioritaria per garantire cure sicure nei bambini. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), le ICA rappresentano una causa comune di morbilità e mortalità nei pazienti pediatrici ospedalizzati.

Queste infezioni possono essere causate da vari agenti patogeni e trasmesse attraverso superfici contaminate, attrezzature mediche o mani non lavate.

Le misure di controllo necessarie includono:

  • la formazione del personale sanitario sui principi di base della prevenzione delle infezioni e la pratica corretta della igiene delle mani;
  • l’utilizzo di tecniche asettiche durante le procedure mediche;
  • l’utilizzo di abbigliamento protettivo come guanti, mascherine e camici, dove indicato;
  • la pulizia regolare e la disinfezione delle superfici e delle attrezzature mediche;
  • la sorveglianza continua delle infezioni e la conduzione di indagini epidemiologiche per identificare i fattori di rischio e implementare misure di correzione;
  • la vaccinazione dei pazienti e del personale sanitario contro le malattie trasmissibili.

Studi scientifici evidenziano l’importanza di programmi di prevenzione basati su evidenze scientifiche e la partecipazione attiva del personale sanitario.

La formazione continua e la sensibilizzazione sulle pratiche corrette di igiene delle mani sono cruciali. L’adozione di programmi integrati di prevenzione, come formazione, educazione, e sorveglianza regolare, può significativamente ridurre il tasso di ICA in pediatria.

La vaccinazione dei pazienti pediatrici è una strategia efficace per prevenire le infezioni acquisite in strutture sanitarie e ridurre il rischio di complicazioni correlate.

L’infermiere protagonista per un nuovo modello di sanità territoriale e la prevenzione delle ICA

Al di là dei dati, nell’ottica di perseguire un continuo miglioramento delle pratiche assistenziali, la figura professionale dell’infermiere è chiamata a una svolta di paradigma. che ponga realmente il paziente al centro di un percorso in cui il Territorio e il Domicilio diventano teatro di un nuovo modello organizzativo orientato alla prevenzione, al monitoraggio e al controllo.

Lo scopo finale è soprattutto raccogliere l’adesione e la collaborazione ai programmi di famiglie, gruppi e comunità, promuovere la cultura della prevenzione e naturalmente evitare il ricorso alle strutture ospedaliere, l’ospedalizzazione e l’uso, a volte anche improprio, dei servizi di urgenza-emergenza.

Infine è importante implementare i programmi di management del rischio infettivo in tutti i setting dove si attivano processi di cura e assistenza che coinvolgono bambini e famiglie in luoghi come la scuola, la famiglia, le parrocchie, gli studi dei pediatri o degli specialistici, gli ambulatori sul territorio e le farmacie.

In tali contesti la presenza e le attività educative di un Infermiere risulterebbero fondamentali e andrebbero a integrarsi con l’attività di altri professionisti.

 

Articolo tratto dalla lezione del Percorso Formativo Infermiere Di Territoio del Dr. Gaetano Ciliento: “Il controllo delle ICA in pediatria”.

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